Come l’Internet of Things ha Influenzato le Strategie Digitali dell’NBA

Come l’Internet of Things ha Influenzato le Strategie Digitali dell’NBA

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Sei innovazioni grazie all’Internet of Things per aumentare il fan engagement, ovvero l’importanza della centralità del tifoso

Spesso mentre mi ritrovo a parlare di sport (principalmente di calcio) con i miei amici e puntualmente vengo catapultato in discussioni sugli ultimi risultati dell’NBA: rimangono addirittura svegli fino a notte tarda per seguire le partite.

Mi sono quindi chiesto:

cosa li spinge a seguire questo sport e per di più ad essere tifosi di squadre che si trovano oltreoceano?

La National Basket Association è rinomata per essere una delle leghe più innovative e all’avanguardia in ambito tecnologico. Ama sperimentare soluzioni per intrattenere e far divertire i propri appassionati. I continui sforzi in tale direzione hanno contribuito nel tempo all’espansione del brand oltre i confini nazionali, andando a catturare anche i cosiddetti “secondary fans”.

Le proposte tech

Mentre assistiamo all’affermarsi di una nuova rivoluzione industriale grazie alla diffusione dell’Internet of Things, possiamo vedere come la lega statunitense abbia attuato una strategia che guardi al futuro, soprattutto alla connessione tra persone e cose ed all’analisi dei dati.

Qui di seguito vengono riportate alcuni esempi di come l’NBA riesca a sfruttare al meglio queste leve tecnologiche per migliorare la fan experience.

1.     Realtà aumentata

L’NBA è stata la prima tra le leghe statunitensi a lanciare un gioco in realtà aumentata chiamato NBA AR, disponibile (gratis) per ora solamente su dispositivi Apple. Tramite quest’app (che sfrutta l’accelerometro del cellulare) è sufficiente inquadrare un campo da gioco con il proprio dispositivo: comparirà così un campo virtuale dove sarà possibile fare centro nel canestro.

Il tutto è personalizzabile grazie alla possibilità di scegliere il proprio team favorito, con la conseguenza di andare a brandizzare il proprio campo virtuale. Inoltre è possibile ricevere aggiornamenti della squadra, sfidare altre persone online e condividere i propri risultati sui social.

2.     Streaming in realtà virtuale

Grazie ad una partnership con NextVR la lega produrrà 27 partite live in realtà aumentata: i fan possono così immergersi in un’esperienza a 360 gradi.

NBA next VR
 

Prossimamente è prevista l’integrazione di infografiche live e di statistiche dinamiche che varino a seconda del punto di vista dell’utente.

3.     Esports

I sempre più chiacchierati esports saranno protagonisti di una competizione ufficiale, la cui partenza è prevista per l’inizio del 2018: si tratta dell’NBA 2K esports league. Il torneo vedrà la partecipazione di 17 team e dei migliori 85 giocatori nel mondo di NBA 2K.

NBA 2k esports league

4.     Connettività delle uniformi

Nell’ambito del nuovo contratto di otto anni tra l’NBA e la Nike (con quest’ultima che sarà rifornitore esclusivo) si inseriscono una nuova tipologia di uniformi smart. Un chip dotato di tecnologia NFC (Near Field Communication) viene inserito all’interno delle maglie da gioco che i clienti potranno acquistare. I fan potranno così accedere a contenuti esclusivi e personalizzati, come biglietti in offerta o la lista canzoni preferita da un’atleta: basterà infatti scaricare sul proprio dispositivo mobile l’applicazione Nike Connect e avvicinare il proprio smartphone all’etichetta della maglia. La distanza tra atleta e tifoso si ridurrà, avvicinando ancor più persone a questo sport.

Nike Jersey NFC
 
Kevin Durant dei Golden State Warriors ha dichiarato che:

“La creatività è una delle caratteristiche distintive di Nike, parla da sé. Penso che questi cambiamenti avranno un impatto rilevante sulla cultura. Mi piace poter essere parte di questo.”

Per promuovere questa nuova iniziativa, Nike e Apple hanno dato incarico a LeBron di creare una propria playlist soprannominata “Unbreakable“.

5.     Assistenti virtuali

Se le maglie “connesse” di prima vi hanno impressionato, ora rimarrete ancor di più sorpresi: grazie ad una collaborazione con Amazon sarà possibile ricevere un flusso di informazioni su tutte e trenta le franchigie tramite comandi vocali trasmessi ad Alexa (l’assistente virtuale di Amazon che agisce mediante Echo, un dispositivo da tavolo). Alexa è in grado di fornire a comando informazioni su atleti, squadre e risultati.

L’NBA ha lanciato inoltre un chatbot sulla piattaforma Messenger di Facebook: come avevo già illustrato in un nostro precedente articolo, una volta inserite le nostre preferenze verremo continuamente aggiornati tramite messaggi broadcast su atleti o squadre.

6.     Sportradar

L’NBA ha stretto un accordo con Sportradar di sei anni e per un valore stimato (secondo Bloomberg) di 250 milioni di dollari. La collaborazione prevede che Sportradar fornisca dati ai media, broadcaster, tifosi e agenzie di scommesse.

Tutto ciò riguarderà un nuovo modo di analizzare i dati che permetteranno di individuare le tendenze del momento per coinvolgere maggiormente i fan.

Cosa ci prospetta il futuro?

Proseguendo su questo filone di innovazione non possiamo aspettarci nient’altro che uno scenario in cui, grazie all’IoT, si venga a creare un flusso continuo tra atleta/team e tifoso. Gli stessi giocatori dell’NBA si sentono pienamente coinvolti in questo processo di avvicinamento al tifoso e ciò fa ben sperare sulla possibilità di catturare appassionati in tutto il mondo.

Tuttavia tali strumenti non sono fini a se stessi, ma una volta ottenuta una solida base di tifosi, l’obiettivo primario deve concretizzarsi in un aumento del conversion rate. Sulla base di queste considerazioni è possibile quindi erigere l’NBA come un modello di lega da poter replicare con successo anche in altri sport.

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