Come la Roma ha cambiato il modo di comunicare online

Come la Roma ha cambiato il modo di comunicare online

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Con l’arrivo di Paul Rogers come Head of Digital and Social Media la Roma sta cercando di avvicinare la squadra ai fans tramite diverse iniziative. Tra cui vorrei citarne 2 che personalmente mi hanno incuriosito di più.

A.S. Roma e youtube

Negli ultimi anni la piattaforma  presenta tra le tendenze ogni settimana un certo tipo di contenuti, ovvero video girati da youtubers. Quello che ha fatto la Roma è semplicemente quello di “approfittare” di questa tendenza per creare dei contenuti esclusivi per il proprio canale.

Andando nel dettaglio la Roma ha collaborato con alcuni degli youtubers più famosi in Italia. Come ad esempio ilvostrocarodexter che presenta circa 2 milioni di iscritti sul proprio canale. Questa collaborazione prevedeva la realizzazione di alcuni video esclusivi (caricati sul canale ufficiale della società). La cosa a mio avviso interessante di questa iniziativa non sono i contenuti creati ma i numeri che ci sono dietro.

 

Questi sono solo alcuni dei video realizzati in collaborazione con gli youtubers e possiamo vedere già da questi pochi esempi il numero di visualizzazioni ottenute (più di due milioni solo per questi tre video). Se il risultato non vi sembra molto buono è forse il caso di dire che la Roma ad oggi presenta circa 224.000 iscritti. Se persistono ancora dubbi sulla bontà di questa iniziativa è il caso anche di dire che di media i video della squadra raggiungono circa le 10.000/15.000 visualizzazioni.

Questi video hanno lo scopo di avvicinare i giocatori alle persone comuni che usualmente usano youtube. Mostrando quindi un lato diverso da quello puramente atletico che siamo abituati ad osservare e mettendoli in un contesto che gli utenti della piattaforma conoscono bene.

 

A.S. Roma e il calciomercato

Secondo me però l’iniziativa più interessante e soprattutto innovativa (almeno nella realtà italiana) della Roma è sicuramente quella svolta durante l’ultimo calciomercato estivo. Durante questo periodo la società postava sui propri profili social dei video particolari che annunciavano l’acquisto di un nuovo giocatore. Se non sapete di cosa sto parlando guardate qui :

Questo metodo comunicativo a mio avviso è di grande impatto e soprattutto molto performante, anche perché su Facebook i video ormai stanno diventando il formato più comune a livello di contenuti. La cosa particolare è che tutti i video partono in anteprima sulla home senza che tu debba per forza cliccare per aprirli.

Quindi questi contenuti della Roma sono riusciti sicuramente ad attirare l’attenzione dell’utente della piattaforma grazie anche ad una caratteristica fondamentale: quella di essere brevi. In questo modo si riesce ad avere l’attenzione dell’utente per tutta la durata del video. Un contenuto per essere notato su Facebook (dove siamo bombardati da milioni di contenuti di diverso genere) deve essere “speciale” e sicuramente la Roma in questo ci è riuscita. Infine questi video creano molta interazione sia tra i fans della squadra, che sono i primi a guardare questi contenuti, fino ad arrivare ai fans di altre squadre tramite un “passaparola” molto efficace.

  • Caso Lorenzo Pellegrini

Prendendo ad esempio il video di Lorenzo Pellegrini su Twitter che avete visto sopra. I numeri sono molto buoni e anche le interazioni che ci sono state da parte dei fans. Ha raggiunto infatti  1.7 milioni di visualizzazioni, 14000 mi piace e 7500 retweet.

Però vorrei concentrarmi sull’aspetto del passaparola, questa iniziativa secondo me ha puntato molto su questo fenomeno; ha cercato quindi di avvicinare, in particolar modo, a questi video e quindi alla squadra anche chi non è fan della Roma e anche chi magari non è interessato al mondo del calcio.

Parliamoci chiaro la speranza di ogni azienda che effettua strategie digitali sui social o su altri canali è che porti quello che è considerato essere fan ad essere un vero e proprio cliente e creare quindi la famosa “conversione” generando anche ritorni a livello economico.

 

Conclusione

La conclusione di questo discorso è che il fenomeno del “nel bene e nel male, purché se ne parli” non vale più nell’era moderna. Un’era governata dai social media. Ci sono buone strategie comunicative e cattive strategie; quelle buone ti portano interazione e generano “passaparola” che vanno a migliorare quella che è la reputazione dell’azienda mentre quelle cattive e mal pensate generano l’esatto contrario.

Cosa sta facendo la società giallorossa?

Sicuramente una buona strategia, anche quello che emerge da un report di Results Sport (piattaforma digitale specializzata nel monitoraggio e nell’analisi dei dati digitali in ambito sportivo) tende a confermare questa mia affermazione. Infatti la Roma è il secondo club in Europa per crescita sui social nel 2016 con un 32%. E’ stata superata solamente dal Leicester City, club che sicuramente è stato aiutato dalla vittoria del campionato inglese di due anni fa.

La Roma sta cercando di cambiare il modo di comunicare con i propri clienti.  Soprattutto la seconda iniziativa che vi ho raccontato ha creato un precedente per una nuova comunicazione più di impatto e soprattutto più vicina alla società odierna e ai giovani. Infatti loro saranno gli abbonati, i clienti degli store e i fans del futuro ed è loro che bisogna avvicinare il più possibile alla squadra in modo da creare un legame forte e che duri nel tempo.

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