Come si muove la Serie A rispetto al digitale?

Come si muove la Serie A rispetto al digitale?

[⏱️ Tempo di lettura: 5 minuti]

La Serie A, come tutti sappiamo, è il massimo campionato italiano di calcio. Ma come si muove sul digitale?

Con la collaborazione di Michele Imbimbo, founder di Stargraph e uno dei massimi esperti di Sport-Tech, andremo a vedere alcune iniziative interessanti ed a scoprire in anteprima cosa ci riserva il futuro.

“La Serie A si appresta a fare un passo avanti importante in ambito digital, con alcune squadre che lanceranno a breve una piattaforma rivoluzionaria che diventerà il benchmarking a livello non solo europeo, ma anche mondiale in termini di fan engagement e monetizzazione. Non potendo svelare ancora i dettagli dell’iniziativa che partirà nel giro di pochi giorni, vi anticipo che Stargraph ed altre startup internazionali sono state inserite in un progetto digital che ha, come obiettivo principale, quello di creare servizi a valore aggiunto per calciatori, squadre, sponsor e soprattutto per tutti i tifosi che assistono alle partite dal vivo.”

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Juventus e la Blockchain

È di poche settimane fa la notizia che la Juventus si è aperta verso la Blockchain. Ha stretto una partnership con la piattaforma Socios. Grazie a questa collaborazione vengono introdotti gli “Official Fan Token” tramite i quali i tifosi possono interagire in prima persona con il club attraverso, per esempio, delle votazioni: questo permette ai tifosi di sentirsi molto più vicini al club.

Per quanto riguarda le diverse modalità di acquisto bisogna aspettare ancora un po’ per avere una prospettiva globale dell’iniziativa. Infatti sul sito ufficiale della Juventus si legge:

“I tifosi juventini avranno l’opportunità di acquistare i Fan Tokens attraverso un innovativo programma, il Fan Token Offering (FTO). Lo Juventus Official Fan Token sarà disponibile solo su Socios.com (nella prima parte del 2019) e sarà scambiabile con il Token nativo della piattaforma, $CHZ.”

Ci racconta sempre Michele :

“L’iniziativa della Juventus segue, di qualche giorno, l’annuncio del PSG. Ma quello che non è chiaro sono i termini economici della collaborazione: per il PSG, si è parlato di circa 2,5 milioni di € all’anno portati da Socios nelle casse del club parigino, mentre nessuna notizia è trapelata dalla Juventus.

Se è confermato, allora, questa collaborazione va riletta in un’ottica diversa: le società di calcio, nemmeno quelle ai vertici, sono ancora disposte ad investire in innovazione, ma “credono” nelle nuove tecnologie soltanto se la controparte è disposta a pagare (ed anche cifre importanti come in questo caso).

Nel caso specifico, Socios ha raccolto oltre 60 milioni di € in una I.C.O. (Initial Coin Offering) e, pertanto, le risorse da investire, non mancano di certo.

Per esperienza diretta, invece, quando si propone qualcosa di innovativo ai club, la risposta che molte società e leghe danno è quella di non avere budget nemmeno quando si parla di cifre veramente irrisorie.

Se veramente vogliamo che si facciano progressi nel nostro campionato e, in generale, nel mondo dello sport, è assolutamente necessario che la voce in investimenti “digital” o “blockchain” o , più in generale, in “innovazione” si trovi nei bilanci delle principali squadre e che occorre lavorare mettendo insieme start-up, società, sportivi e sponsor per far ritornare quegli investimenti nel tempo”

 

Presentazioni social

Delle presentazioni social ne abbiamo già parlato su un altro articolo. È stata forse la novità principale della Serie A degli ultimi anni, infatti dopo che la Roma ha iniziato nella passata stagione a presentare i giocatori tramite questi video molte altre squadre (anche fuori dall’Italia) hanno iniziato a farlo. Per esempio nell’ultimo calciomercato terminato ad agosto, l’Inter è stata la squadra più attiva riguardo le presentazioni social.

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Tra tutti i video dell’Inter, uno dei più visti su Youtube con 156.566 visualizzazioni, è proprio la presentazione di un giocatore. Questo su un canale che di media registra 20.000 views sui vari video. Quindi le presentazioni social sono sicuramente un mezzo comunicativo molto forte e che piace al pubblico (anche a tifosi di altre squadre).

Contenuti per tutti

Un’altra iniziativa portata avanti da diverse squadre è la realizzazione di contenuti in diverse lingue o in formato digitale. Ormai tutte le grandi squadre hanno fan-base che toccano tutti gli angoli del pianeta, basti pensare alle Community di Milan e Inter in Cina o alla community impressionante dalla Juventus cresciuta ultimamente in misura importante: è fondamentale, perciò, creare contenuti accessibili a tutti.

In questo senso, possiamo analizzare 3 casi molto significativi:

1) La Roma che possiede diversi account (soprattutto su Twitter) in diverse lingue, a partire dalle  più diffuse inglese, francese e spagnolo, per arrivare a persiano e turco. Il fan al centro di tutto è questo il motto che abbiamo ripetuto più volte anche in altri articoli.

2) Il Match Program del Milan che racchiude news, video, curiosità e stats per il prossimo match in calendario. Basta inquadrare il QR CODE con il proprio smartphone e si inizia a navigare in una serie di contenuti di primissimo livello, con moltissime interazioni possibili e regalando al tifoso tutte le informazioni necessarie, ma in una forma completamente nuova.

3) Il Genoa che con i tifosi polacchi, pazzi per il bomber Piatek, sta creando post tradotti in polacco proprio per avvicinarsi a quest’ultimi.

Commenta Michele Imbimbo:

“L’esempio del Milan è assolutamente da seguire perchè, oltre ai canali social “tradizionali” è fondamentale creare contenuti ad-hoc per i tifosi, di altissima qualità e fruibili anche su altre piattaforme. Il lavoro che c’è dietro è importante, con idee interessanti come il coinvolgimento di “influencer” musicali, con una playlist per il match o “il social buzz” con i migliori contenuti del web: siamo sicuri che ci saranno altre novità nel corso della stagione per tutti i tifosi milanisti”.

Cosa manca?

La strada da fare è ancora lunga, ma come detto, ci apprestiamo a vivere un deciso passo avanti. “Molto spesso si sente parlare della necessità di nuovi stadi” continua Michele “tutto estremamente giusto, ma sappiamo benissimo che ci vogliono anni per realizzare quelle infrastrutture tanto sognate e che, per i piccoli club, programmare investimenti così importanti, attualmente, non sempre è economicamente sostenibile.

Allora, bisogna attivare un circolo vizioso che parta dall’innovazione e dal digitale per offrire una qualità del servizio al tifoso eccellente.

Con Stargraph abbiamo avuto l’opportunità di entrare in contatto con realtà come NFL e NBA ed abbiamo visto come, tra le priorità, ci siano tutte quelle attività che creino engagement per i tifosi durante le partite e valore per tutto il sistema.

Molte delle iniziative che ci hanno colpito, però, non necessitano per forza di nuove infrastrutture: pensiamo alla qualità del cibo offerto negli stadi o alle iniziative rivolte alle famiglie o alle attività di intrattenimento durante le pause: gli stadi nuovi aiutano di sicuro, ma, per questo tipo di iniziative, non sono assolutamente necessari.

E allora, occorre ripensare ogni singolo aspetto del “contatto” tra calciatori e/o squadra con i propri tifosi in un’ottica di offerta di servizi di eccellenza e trovare, poi, il modo di sperimentare investendo in innovazione: questa è la ricetta per portare nuovi tifosi, generare nuove opportunità di business, attirare gli sponsor e, poi, in futuro, avere anche le risorse per costruire infrastrutture all’altezza dello spettacolo”.

Un’altra cosa interessante, ad esempio, sarebbe quella che ogni squadra di Serie A avesse un chatbot sulle proprie pagine social tramite il quale interagire per essere sempre informato sui risultati della squadra e sulle ultime novità.

Oppure integrare sistemi di interazione live come per esempio in NBA (ne ho parlato in un post che puoi leggere qui) dove dopo l’acquisto di un biglietto tramite l’email vieni aggiornato in Live sul percorso migliore per raggiungere lo stadio e successivamente sul risultato, classifiche e molto altro.

Conclusione

In conclusione possiamo dire che la Serie A si sta iniziando a muovere seriamente da uno/due anni. Però la strada è ancora davvero lunga in quanto ci sono ancora tante squadre che sembrano non muoversi affatto verso il digitale. E questo è un peccato perché abbiamo visto più volte come il digitale, se pensato bene, può portare dei risultati ottimi sia se sei una grande squadra sia se sei una piccola squadra (esempio: Pordenone). L’apertura verso la Blockchain potrebbe essere un passo davvero molto importante verso l’innovazione di tutto il sistema calcio italiano. Staremo a vedere!

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