Come Jagermeister ha rivoluzionato il mondo degli sponsor sulle maglie da calcio
1972: ci troviamo nella germania dell’ovest. Il CEO di Jagermeister, Günter Mast (il vero protagonista di questa storia), sta tenendo un party di business con degli associati.
Ma c’è un piccolo dettaglio: si stanno giocando gli Europei di calcio in Belgio.
Man mano che la festa prosegue, gli invitati iniziano ad avviarsi nella terrazza per riunirsi e guardare la partita dei quarti di finale tra la Germania dell’ovest e l’Inghilterra.
Ed è in questo preciso istante che Mast comprende il potenziale del calcio in termini di marketing. A 12 km dal quartier generale di Jagermeister gioca l’Eintracht Braunschweig in Bundesliga. La squadra èin una grave crisi finanziaria.
La soluzione? Il presidente del club e il CEO di Jagermaister si accordano per una strategia di marketing che porti benefici ad entrambe le parti.
Ma c’è un piccolo problema.
In Germania le sponsorizzazioni sulle maglie sono vietate. In generale in europa non sono ben viste. Infatti la DFB rifiuta la proposta.
Mast allora decide di arginare il problema cambiando il logo del club con quello del liquore alle erbe ed ingrandendo di più il diametro. ma la DFB si oppone nuovamente.
Mast decise allora di cambiare lo statuto del club, stabilendo che il simbolo ufficiale fosse il cervo e non il leone. La DFB per evitare inutili battaglie legali si arrese.
Da allora altri club della Bundesliga iniziarono a stilare accordi del genere con gli sponsor.
Con l’incremento delle vendite, Mast non si accontentò e nell’83 decise di candidarsi come presidente del club.
Se fosse stato eletto avrebbe sanato tutti i debito del club ad una sola condizione: cambiare il nome del club in Jägermeister Braunschweig.
Günter fu eletto con queste premesse, ma ovviamente questo era veramente troppo e la proposta non passò mai in federazione.
Quindi dopo anni di gloria al vertice, il Braunschweig retrocede in seconda divisione nel 1985. Nel 1986 esegue il rebranding del logo e nel 1987 si separa da Jagermeister.
Mast non capiva nulla di calcio come lui stesso ammise, ma una cosa è certa: ha rivoluzionato il mondo del marketing nel mondo del calcio abbattendo il taboo degli sponsor sulle maglie da gioco, e introducendo il mondo del calcio in un’era più moderna.
E se te lo stai chiedendo anche tu, si: anche a noi ricorda la “moderna favola” di Red Bull e della sua strategia nel calcio.
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Fonte: thesefootballtimes.co
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