Sono una società dilettantistica e voglio investire nell’intelligenza artificiale – 1° parte

Sono una società dilettantistica e voglio investire nell’intelligenza artificiale – 1° parte

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Come abbiamo più volte detto in precedenti articoli sull’intelligenza artificiale, questo strumento è e sarà il futuro di molti club sportivi. Però la domanda che tutti si pongono è:

Può essere accessibile a tutti?

Ad esempio le squadre dilettantistiche potrebbero applicare delle forme di intelligenza artificiale? Scopriamolo insieme!

I numeri del calcio dilettantistico in Italia

Il calcio è uno degli sport più importanti al mondo e in Italia è sicuramente lo sport più apprezzato fra tutti. In particolare, possiamo effettuare una distinzione tra calcio professionistico e calcio dilettantistico. Proprio quest’ultimo rappresenta il principale motore di questo sport, con un numero di tesserati di molto superiore al numero dei tesserati professionisti.

Report Calcio 2019 – redatto da FIGC e PWC

Da questo grafico possiamo ricavare un’ampia prospettiva riguardante i numeri, a livello di persone partecipanti, del calcio italiano. Possiamo vedere come, a livello di società, squadre e calciatori tesserati, il calcio dilettantistico offra un grande contributo al numero totale. Nonostante tutti questi dati, risulta un grande distacco, soprattutto a livello economico, tra il calcio professionistico ed il calcio dilettantistico.

L’intelligenza artificiale nel calcio dilettantistico

L’IA non si applica necessariamente solo alle grandi realtà, ma potrebbe essere utilizzata anche da realtà molto più piccole, come squadre di dilettanti, per poter raggiungere obiettivi importanti. Sicuramente le grandi squadre professionistiche hanno più possibilità di poter attuare una strategia basata su sistemi di intelligenza artificiale a 360 gradi; nel caso dei dilettanti, questo non può avverarsi, a causa soprattutto dei costi elevati.

Un esempio sono le Smart Arena: infatti, non è ipotizzabile che una realtà di dilettanti abbia il capitale necessario per poter investire in una struttura altamente tecnologica, e soprattutto non avrà mai un numero di spettatori tali da giustificare una spesa come questa. Però, il problema dipende anche dal sistema italiano, il quale non punta molto sulla riqualificazione, o costruzione, degli impianti sportivi. Infatti, in altri paesi sono stati investiti cifre intorno ai 15 miliardi di euro per gli impianti sportivi, mentre in Italia sono stati spesi “solo” 150 milioni di euro per la riqualificazione di tre arene. Si intuisce quindi come, oltre al problema economico di molte società, manca la volontà di investire nelle strutture sportive.

Il calcio dilettantistico racchiude il maggior numero di società e di tesserati rispetto a tutte le altre leghe. Questo però sembra non bastare ad incentivare gli addetti ai lavori ad investire nel miglioramento di queste competizioni, sia a livello di blasone che di performance sportive. A mio avviso, è proprio qui che possiamo collocare l’Intelligenza Artificiale; è possibile, infatti, con investimenti più o meno onerosi per i primi anni, riuscire a portare numerosi vantaggi al movimento calcistico dei dilettanti. I sistemi applicabili in questo caso in particolare potrebbero riguardare sistemi in grado di gestire il terreno di gioco, scouting, monitoraggio delle prestazioni dei giocatori, prevenzione infortuni e alcune iniziative per riuscire ad intrattenere i tifosi.

La cosa che preoccupa di più in questo senso è sicuramente la spesa economica che bisognerebbe affrontare. Questo perché le grandi aziende offrono i loro prodotti e servizi a prezzi inaccessibili per le squadre dei dilettanti. La soluzione però, a mio avviso, potrebbe trovarsi nel legare il calcio dilettantistico al mondo delle startup italiane che si occupano di Intelligenza Artificiale nel mondo sportivo.

Intelligenza artificiale per il fan engagement

Piattaforme per gestire il torneo

Una possibile applicazione dell’Intelligenza Artificiale, a livello dilettantistico, per il Fan Engagement potrebbe essere una piattaforma per i tifosi e per gli stessi giocatori che gestisce il torneo a cui la squadra partecipa. Si tratterebbe di creare una specie di sito Internet, personalizzabile, tramite il quale tenere tutti i tifosi al corrente delle sorti della loro squadra locale. Tornando al rapporto tra società dilettantistiche e startup, ne esiste una che offre questo tipo di servizi. Il suo nome è Enjore ed è una startup di Bari.

Offerta di Enjore

Scegliendo uno di questi tre piani, è possibile creare un sito tramite il quale fornire informazioni ai tifosi, che in questo modo potranno essere sempre partecipi della situazione della loro squadra. Tutto questo tramite una piattaforma moderna e facilmente modificabile. Molto spesso i siti web delle società dilettantistiche sono obsoleti o comunque non aggiornati, soprattutto per mancanza di competenze tecnologiche. Tramite questa piattaforma, è possibile invece creare un sito interattivo dove poter gestire comodamente tutte le informazioni del torneo e della squadra. Avere un sito web personalizzato senza dover conoscere nessuna nozione di programmazione (es. HTML) è sicuramente uno strumento utilissimo per le società dilettantistiche, che, nella maggior parte dei casi, non hanno nel loro staff un personale specializzato in questo.

Piattaforme per la gestione della fanbase

Tra le squadre di dilettanti è possibile incontrare anche società che sono retrocesse dalla Lega Pro o squadre che per problemi vari sono ripartite dalla Lega Dilettanti, così come è successo al Parma qualche anno fa. In questo caso, troviamo società che sono sicuramente più blasonate di una società dilettantistica media. Proprio in questo caso, è possibile attuare una strategia di fan engagement legata a sistemi di Intelligenza Artificiale leggermente più sofisticati.

Questo perché anche a livello di pubblico la situazione cambia tra una squadra più blasonata e una nata per essere una squadra di dilettanti. Infatti, il Parma nel suo anno di permanenza nel campionato dei dilettanti ha avuto 10.089 abbonati. Si intuisce come con un pubblico di questa dimensione è molto più semplice trovare un modo per intrattenere i fan. Risulta però sempre utile approcciare i servizi offerti dalle startup; per una società con un pubblico molto elevato per la media, risulta utile ad esempio prendere in considerazione i servizi offerti dalla startup di Treviso Zerogrado.

Tramite questi, è possibile fidelizzare i fan più affiatati attraverso diverse interazioni tramite Facebook Messenger. Infatti, con la semplice condivisione di un link, è possibile interagire con i fan attraverso un messaggio iniziale di benvenuto. Subito dopo inizia la vera interazione, attraverso, ad esempio, dei quiz che riguardano curiosità sulla società in questione. Rispondendo in maniera corretta, si ottengono dei punti e alla fine del concorso è possibile vincere un premio. In questo modo, il tifoso, bramoso di ottenere uno status sociale rappresentato dall’essere il tifoso più fedele alla sua squadra e allo stesso tempo bramoso di ottenere un premio, sarà spinto ad interagire con la squadra. 

Offerta di Zerogrado

Ipotizzando una media di iscritti che oscilla tra le 5.000 e le 10.000 persone (numeri ipotizzati in riferimento ai social network), è possibile, a fronte di una spesa annuale che varia tra 600 euro a 1.020 euro, avere una piattaforma in grado di generare un forte legame tra società e tifosi. Così come ci insegna il Growth Hacking la sperimentazione nel mondo di oggi è l’unica strada percorribile per poter generare dei risultati importanti. Quindi, le società potrebbero sperimentare queste forme per riuscire a creare una tifoseria legata alla propria squadra, anche se appartiene ad un campionato minore rispetto a quelli professionistici.

Anche il collegamento con la piattaforma di e-commerce Shopify può essere utile per riuscire a creare anche un business legato alla vendita di merchandising ufficiale. Qualsiasi iniziativa però deve portare dei risultati e, per stabilire ciò, è necessario avere dei parametri di riferimento su cui basarsi per riuscire a valutare la buona riuscita di una strategia di intrattenimento. Zerogrado offre anche un’ottima prospettiva rispetto ai trend generali del canale, in modo da riuscire ad ottenere una panoramica sulla fanbase.

Chatbot

Molte volte non è necessario avvalersi dell’offerta di terze parti, per alcune società potrebbe risultare più utile gestire la fan base in maniera autonoma. Entrano in gioco i chatbot, sistema che si lega all’Intelligenza Artificiale e al marketing digitale, che risultano essere molto performanti in quanto a intrattenimento per i tifosi. Attraverso questi strumenti, è possibile avviare in modo diretto delle conversazioni con i propri tifosi, riuscendo a fornire moltissime informazioni utili. Ad esempio, per una società calcistica potrebbe essere utile avere un chatbot per:

  • Informare i fan sulle prossime partite;
  • Annunciare i nuovi acquisti o le cessioni;
  • Aggiornamenti live sul risultato della gara;
  • Comunicazioni generali;
  • Annunciare la formazione titolare;
  • Guida all’acquisto di biglietti.

Queste sono solo alcune tra le più intuitive possibilità che un chatbot ha da offrire ad una società sportiva. Nonostante la sua semplicità, può portare un ottimo vantaggio alle squadre grazie alla rapidità di comunicazione e all’efficacia di engagement (dati di cui ho parlato nel primo capitolo). Una piattaforma che offre un sistema di questo tipo è ad esempio Manychat. A livello di costo per la società, non ci discostiamo molto dall’offerta di Zerogrado, ma in questo caso è la società stessa a decidere cosa comunicare ai propri tifosi e non si limita ad interagire solo per fornire dei premi ai fan più legati. Allo stesso tempo, però, è necessaria la presenza di una figura, all’interno della società, in grado di saper utilizzare al meglio questo strumento, per non fare in modo di investire in un qualcosa senza un ritorno.

Per poter controllare i costi, potrebbe essere utile creare un legame con le Università. In questo modo, la società sportiva potrebbe offrire l’opportunità ad un giovane di mettere in pratica le nozioni imparate e allo stesso tempo avere all’interno dello staff una risorsa in grado di portare i vantaggi che il digitale offre.

Infatti, questa persona potrebbe anche occuparsi di creare una strategia online. Per strategia online intendo una strategia di comunicazione attraverso i social network. Curare una pagina Facebook e Instagram, ad esempio, potrebbe portare moltissimi vantaggi alla società sportiva, sia per fidelizzare i tifosi già presenti e sia per invogliare altre persone a far parte di una comunità sportiva, quindi allargando la fan base. Attraverso una continua presenza sui social, è infatti possibile effettuare un’altra modalità di fan engagement. Per le società dilettantistiche, potrebbe essere utile affacciarsi sui social soprattutto per cercare di “ingaggiare” i tifosi più giovani.

Stima dei costi

Il costo totale potrebbe variare a seconda dei casi. Nella stima dei costi, ho fatto riferimento a squadre che hanno una media di persone che la seguono sui social network che va dalle 5.000 persone alle 10.000 persone. Inoltre, nel costo totale è inserita anche l’eventuale presenza di un social media manager (ad esempio, studente universitario), in grado di gestire la piattaforma chatbot e curare le strategie online, tramite un contratto di 500 euro mensili. Questa cifra però talvolta potrebbe essere riportata a 0, se pensiamo ad un tirocinio universitario gratuito presso la società in questione. Inoltre, per il sistema di gestione della fan base i prezzi utilizzati sono quelli offerti dalla startup Zerogrado, mentre per quelli della piattaforma che gestisce il torneo ho utilizzato i costi presenti sul sito della startup Enjore. In conclusione quindi l’entità di questi costi dipendono dalle necessità della singola società dilettantistica.

Per leggere la seconda parte clicca qui

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