Twitch e le politiche relative ai comportamenti volti all’odio e alle molestie: introduzione

Twitch e le politiche relative ai comportamenti volti all’odio e alle molestie: introduzione

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Dopo il successo dell’analisi del First Playable Fund, l’avvocato Giovanni “JohnTeacher” Maestri torna su Buzz Sports con una nuova rubrica sempre a tema esports.

Nelle prossime settimane analizzeremo l’evoluzione delle politiche di Twitch riguardanti i comportamenti d’odio e le molestie, alla luce della entrata in vigore delle nuove linee guida, introdotte in data 22/01/2021.

In questo articolo andremo ad approfondire:

Le nuove linee guida. Un rinnovamento necessario

Il tema delle politiche di Twitch volte alla tutela degli utenti contro i comportamenti molesti sono un tema di stringente attualità.

Twitch è la piattaforma di streaming che è cresciuta di più negli ultimi anni. In particolare, nel 2020, essa ha conosciuto un ulteriore incremento di spettatori e di creatori di contenuti a causa del lockdown generalizzato, disposto a causa dalle misure di contenimento della pandemia globale di Covid 19. La crescita della piattaforma, che si attesta ad un lusinghiero +59% su base annua, ha portato con sé, tuttavia, anche la difficoltà di gestire un pubblico sempre più eterogeneo e “generalista”, maggiormente variegato rispetto a quello che era il pubblico delle origini, composto quasi esclusivamente da appassionati di videogiochi.

Uno degli aspetti che sono stati ritenuti più meritevoli di attenzione e, conseguentemente, maggiormente sviluppati, è sicuramente la gestione di tutte le problematiche legate ad atteggiamenti molesti perpetrati “in live” sia all’indirizzo dei creatori di contenuti, sia fra gli utenti in chat, sia, infine, da parte di creatori di contenuti verso il pubblico o categorie di esso.

La complessità dei casi possibili e la apparente differenza di trattamento di casi analoghi ha fatto sì che, in Italia, si sia addirittura istituito il primo “sciopero dello streaming” mai avvenuto su Twitch.

Manifesto del #nostreamday
Manifesto del #nostreamday. Fonte: wired.

La piattaforma, a quanto pare ben consapevole della rapida evoluzione del pubblico e delle esigenze di tutela in caso di atteggiamenti molesti, ha pubblicato in data 09/12/2020 un articolo sul suo blog per illustrare le nuove linee guida in tema di  politiche relative ai comportamenti volti all’odio e alle molestie.

Non è dato sapere se la decisione di Twitch di riformulare le linee guida sia conseguenza diretta della mobilitazione di una parte della community verso regole ritenute troppo vaghe ed eccessivamente interpretabili. Certo è che le proteste e l’intenzione della piattaforma di pubblicare gli aggiornamenti alle linee guida sono giunte quasi contemporaneamente.

Venendo al nuovo testo, anzitutto, è apprezzabile la pubblicazione delle nuove politiche prima della loro entrata in vigore. Questa modalità richiama la modalità di entrata in vigore delle leggi in Italia, che avviene 15 giorni dopo la pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale, almeno a livello di regola generale.

In un certo senso, il blog della piattaforma Twitch è la “gazzetta ufficiale” su cui vengono dati gli annunci più importanti di modifica delle politiche, con conseguenze tangibili e rilevanti per tutta la comunità degli utenti. Di conseguenza, bene ha fatto Twitch a illustrare a tutta la community, attraverso i suoi canali ufficiali, le nuove politiche, prima di farle entrare in vigore, così da consentire a tutti gli utenti di poterle leggere e approfondire. 

La nuova introduzione e i nuovi paragrafi

Analizziamo ora le principali differenze fra le linee guida in vigore fino al 22/01/2021 e le nuove linee guida. In primis, occorre osservare l’impostazione a livello sistematico del documento. Nelle linee guida attuali, dopo una stringata introduzione, il testo è suddiviso nei seguenti punti: 

  • comportamenti volti all’odio
  • molestie
  • comunità responsabili di comportamenti volti all’odio e molestie
  • comportamenti volti all’odio e molestie di persona e al di fuori di twitch
  • ulteriori limitazioni
  • come segnalare e gestire le manifestazioni d’odio e le molestie su twitch in caso di condotta illecita seria
  • faq 
nostreamday

Nelle nuove linee guida, l’introduzione viene estesa, quasi raddoppiata, e vengono introdotti due paragrafi, a parere di chi scrive estremamente rilevanti, che qui si riportano:

“Non tolleriamo in alcun modo i comportamenti volti all’odio o molesti né quelli che incoraggiano o incitano all’odio o alle molestie. Tuttavia, consentiamo agli utenti di discutere di contenuti volti all’odio o molesti per motivi di satira o didattici, purché tale contesto sia chiaro. I contenuti satirici sono accettabili se utilizzano elementi quali l’ironia, l’esagerazione o il ridicolo per esporre e criticare i comportamenti abusivi. Il tentativo di promuovere punti di vista volti all’odio con il pretesto della didattica o della comicità porterà alla sospensione del tuo account.”

Il primo paragrafo introdotto nelle nuove politiche stabilisce il principio generale secondo cui la piattaforma Twitch non “tollera” (termine introdotto ad hoc, che non era presente nella precedente stesura) i comportamenti molesti e finalizzati all’odio. La loro trattazione viene consentita solamente in caso di satira o analisi di casi di attualità. Con l’eccezione di tutte quelle situazioni in cui la finalità didattica celi una qualsiasi forma di indulgenza o promozione di comportamenti non consentiti. In sintesi: è possibile trattare argomenti vietati, ma unicamente per scopi di divulgazione o accademici. E’ severamente proibita qualsiasi ambiguità che porti a giustificare comportamenti proibiti. 

“Nell’ambito dei comportamenti volti all’odio e delle molestie, la severità dell’applicazione delle nostre misure aumenta se il comportamento è mirato, personale, osceno o ripetuto/prolungato, se incita ulteriori abusi o se include minacce di violenza o coercizione. Le violazioni più gravi possono comportare una sospensione a tempo indeterminato già alla prima occorrenza. Le politiche elencate di seguito si applicano a tutto il sito, tuttavia gli utenti possono implementare e applicare delle linee guida più rigorose per i propri canali e per le proprie community.”

Il secondo paragrafo introdotto nelle nuove linee guida funge da monito per tutto quanto viene illustrato di seguito. Si specifica in particolare che, in caso di una violazione estremamente grave, è possibile subire la sospensione dell’account anche quale prima sanzione. Ciò a chiarire definitivamente che la gradualità della sanzione non è prevista dalla piattaforma qualora la violazione sia particolarmente riprovevole. Twitch può intervenire in modo estremamente deciso anche senza formulare prima un avvertimento formale.

Nel paragrafo viene anche specificato il criterio generale di valutazione della gravità di un comportamento molesto. Nei casi in cui la molestia sia particolarmente grave nei modi o nella continuità, è possibile che la piattaforma la valuti con maggiore severità rispetto ad un caso sporadico. A parere di chi scrive, questa introduzione risponde adeguatamente alle esigenze di maggiore chiarezza che sono state spesso oggetto di richiesta da parte della community. 

Nei prossimi articoli, andremo ad approfondire tutte le categorie di comportamenti vietati codificati dalle nuove linee guida.

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