Personal Branding: a Lezione con i Migliori Sportivi

Personal Branding: a Lezione con i Migliori Sportivi

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Le migliori strategie di Personal Branding utilizzate dagli sportivi per promuovere se stessi come Ibrahimovic, LeBron e Federer

Prima di iniziare ti devo chiedere un favore: ho cercato di sintetizzare tutto il fenomeno del Personal Branding nello sport in questo articolo e ti chiedo un piccolo supporto.

Consiglia qui sotto per cercare di diffondere il più possibile questo contenuto, grazie 👇.

Siamo pronti per iniziare.

In questo articolo mostreremo dei casi studio vincenti sul Personal Branding riguardo Ibrahimovic, LeBron James e Federer.

So che vorresti andare subito al sodo a leggerli.

Ma facciamo un piccolo passo indietro.

Andiamo prima a definire cosa sia il Personal Branding in generale.

Che cos’è il Personal Branding?

Il tuo Personal Brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ti sceglie

È questa la definizione che più ci è piaciuta e che potete approfondire qui.

In sostanza si tratta di andare ad applicare tutte le strategie che si adottano per migliorare la reputazione di un brand aziendale ad una persona.

Non è un qualcosa che c’entra con la vendita di se stessi, ma piuttosto si focalizza sul miglioramento della propria immagine affinchè venga riconosciuto il giusto valore di un professionista.

Questa può essere applicato a qualsiasi soggetto: ad un consulente, ad un dipendente e per l’appunto a sportivi.

Il personal branding non è qualcosa che riguarda direttamente il marketing digitale, ma complice l’avvento dei social network ne è stato sicuramente investito.

Di seguito andremo ad analizzare casi studio interessanti per vedere su quali basi si poggi il Personal Branding e come possa essere sfruttato da uno sportivo, cercando di offrire degli spunti sia dal punto di vista online che offline.

A scuola con Zlatan

Wenger mi aveva offerto un provino all’Arsenal. All’inizio volevo farlo, ma alla fine dissi di no. Zlatan non fa provini

Ecco probabilmente questa frase potrà peccare di umiltà, ma è talmente estrema che ci consente di analizzare uno dei leader assoluti nel campo del personal branding sportivo.

Zlatan fa riferimento al fatto che le sue qualità sono talmente note e riconoscibili che non deve essere messo alla prova, ma deve essere assunto direttamente. Il valore di Ibrahimovic è infatti riconoscibile.

Il valore dello svedese è infatti attestato dagli innumerevoli successi conseguiti durante tutta la sua carriera in giro per l’Europa.

L’atteggiamento del calciatore dei Los Angeles Galaxy è quindi molto aggressivo, ma è un atteggiamento che viene giustificato in virtù delle sue gesta in campo.

Viene da sorridere quindi quando si viene a sapere che Ibrahimovic ha acquistato un’intera pagina del giornale Los Angeles Times per annunciarsi nella sua nuova squadra scrivendo “Dear Los Angeles, you’re welcome”.

Per non parlare dell’annuncio (qui il nostro articolo sugli annunci social) dato dallo stesso club che ha raggiunto circa 3 milioni di visualizzazioni su Twitter.

Durante i Mondiali di calcio, attualmente in corso, Ibrahimovic è stato protagonista di numerosi spot pubblicitari.

La sua immagine è stata associata infatti a brand come Visa, Samsung, o all’agenzia di scommesse svedese Bethard (di cui è anche finanziatore).

Il motivo per cui molti brand hanno scelto lo svedese come protagonista dei loro spot è riconducibile al fatto che una figura “ingombrante” come lui che non partecipa ai mondiali dia sicuramente maggior risalto ad un brand aziendale.

Inoltre, proprio perchè non partecipa ai mondiali, i vari sponsor non devono pagare dei diritti alla FIFA.

Di fatto, sono state poste in essere delle tattiche di ambush marketingCon questo termine si intende la situazione in cui un brand si associa ad un evento in maniera indiretta.

Ad esempio in uno dei vari spot (che puoi vederli tutti qui) Zlatan indossa una maglia totalmente gialla, con chiaro riferimento alla divisa svedese.

Tutto ciò è il risultato di un’autostima che Zlatan ha di se stesso, e che ha saputo costruire nel tempo grazie agli innumerevoli successi sportivi.

Ibra ha un brand riconoscibile dal momento che è risaputo che si tratta di un calciatore che cambia spesso squadra, dove allo stesso tempo però porta numerosi trofei.

Il suo atteggiamento posa quindi su solidi risultati sportivi e non è fine a sé stesso ed Ibra viene scelto come testimonial proprio per il suo Personal Branding.

King James

Ora LA ha un Dio e un Re

È lo stesso Ibra che ci offre l’assist per introdurre Lebron e, non potevamo aspettarci un benvenuto diverso.

Secondo Forbes il marchio del neo acquisto dei Lakers è stimato sui 20 milioni di dollari.

Con 23 milioni di fans su Facebook, 42 su Twitter e circa 40 su Instagram, LeBron manifesta una notevole influenza sui social.

In un nostro post su Facebook pubblicato qualche tempo fa, ti dicevamo come secondo la piattaforma MVPindex il valore digitale di LeBron si aggirasse sui 15 milioni di dollari nella stagione 2015/16.

Sempre secondo la stessa piattaforma, lo stesso atleta presenta il maggior punteggio (tra i giocatori di NBA) nelle tre variabili considerate riguardo i social: reach, engagement e conversation.

Numeri che gli hanno consentito tra l’altro di strappare un contratto ai Lakers di 4 anni per un totale di 154 milioni di dollari.

L’ormai affermato brand di LeBron gli ha permesso di avviare diversi business, sia direttamente che indirettamente, e molto sponsorizzazioni.

Tra queste da sottolineare quelle con Beats by Dre, Coca-Cola, Intel, Kia Motor and Verizon.

LeBron ha consolidato pertanto il suo Personal Branding sui social network, visti i numeri impressionanti e il valore stimato riguardo gli stessi.

 

Tutta l’eleganza di Re Roger

Il tennista svizzero ha probabilmente uno dei loghi più riconoscibili dell’intero circuito tennistico, sia per l’ormai connotata presenza nel giro che per la semplicità dello stesso.

Roger Federer Logo

Come vediamo infatti dall’immagine sopra, sono ritratte le sue iniziali con un font molto semplice, ma che trasmette eleganza.

Quest’ultima infatti si rispecchia totalmente nelle caratteristiche comportamentali dello stesso Roger grazie alle quali ha potuto costruire il suo brand.

È proprio tale concetto di eleganza che ha portato Rolex ad associarsi al tennista svizzero.

O la più recente collaborazione con Barilla, con la quale sono state avviate una serie di attività su Facebook, come nel video che segue.

Nel video è possibile riconoscere fortemente il logo di Federer presente sia sulla borsa che sulla divisa da cuoco.

La collaborazione con Barilla nasce poiché quest’ultima ha riconosciuto nel tennista svizzero più che il fattore eleganza, quello della famiglia.

Federer è infatti riconosciuto anche come un amorevole padre di quattro bambini.

Il brand Federer è un brand che pertanto vende: si stima che nel corso del 2017 Roger sia riuscito a totalizzare la bellezza di 58 milioni di dollari in sponsorizzazioni.

Mentre secondo Forbes, il valore del suo marchio si aggirerebbe sui 28 milioni di dollari.

Siamo sicuri che questa cifra sia destinata ad aumentare nel corso del 2018 grazie al nuovo accordo con il marchio giapponese Uniqlo.

Il nuovo marchio asiatico porterà nelle casse dello svizzero ben 300 milioni di dollari per 10 anni secondo ESPN.

Quindi è utile puntare sul Personal Branding?

Sicuramente leggendo questo articolo ti sarai reso conto che puntando sulla costruzione della propria immagine si possono raccimolare molti soldi.

Si rende necessario il fatto che venga a percepirsi il valore creato dallo stesso atleta.

Fare Personal Branding significa quindi andare a comunicare attraverso sè stessi.

Riguarda la promozione della propria persona.

Ovviamente se fatto nel migliore dei modi può portare a molteplici accordi di sponsorizzazioni, come quelli descritti nel nostro articolo.

Abbiamo visto anche come ormai tale disciplina sia stata investita dal mondo digitale, che sostanzialmente grazie ai social ha semplificato notevolmente il modo di svolgere la promozione dei professionisti, nonchè raggiungere più fan possibili.

Ibrahimovic, LeBron e Federer sono sicuramente dei validi ambasciatori di tale disciplina.

Ma ovviamente non sono gli unici. Se te ne vengono in mente altri di esempi non esitare a commentare facendocelo sapere.

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